mercoledì 24 luglio 2013

tesa

Ho sempre sognato di essere felice. Infatti quando si tratta di esprimere un desiderio spegnendo le candeline sulla torta del compleanno o mangiando una primizia volete sapere cosa ho sempre espresso? - Voglio essere felice -
Stavolta non mi sò salvata, non ce l'ho fatta. Cerco di restare a galla ma mi sembra ogni giorno di stare per affogare. Tento di dare un senso a questa estate e più in generale a questa vita ma non ce la faccio.
Il senso di abbandono è troppo forte, pensavo che scrivendo mi sarei liberata piano piano, giorno per giorno, di un po' di dolore, ma anche qui mi sbagliavo.
Vedo le persone intorno a me che vanno avanti con la loro vita, fanno le loro esperienze e anche se è passato poco più di un mese da quando mi è caduto il mondo addosso io non ci riesco. Non riesco a riprendere la mia vita, appunto a darle un senso.
Mi sento distante da tutto e da tutti, sento che nessuno mi capisca realmente o comunque tenta di farlo. Non riesco ad essere di compagnia ma allo stesso tempo detesto stare sola a casa a compiangermi. Non voglio ammorbare nessuno. Alle volte vorrei uscire, prendere la macchina e girare per questa città senza meta, prendere il mio ipod e sentirmi un po' di musica in solitaria, ma il punto è che io non riesco più ad essere ciò che ero prima. Non riesco a bastarmi da sola. A soddisfarmi, ad essere felice come unicum
Cosa dicono oggi i miei occhi. Io li vedo e so cosa c'è dietro, ma gli altri? Penso che non riescano  a capire il dolore e l'amarezza che ci sia dietro. Ho paura. Ho paura che non tornerò più a sorridere col cuore, come ho sempre fatto...Non ho paura di stare sola. Ho paura di continuare a vivere la vita che sto vivendo ora, il senso di vuoto, il nodo alla gola, il mal di testa. Spesso piango per un nunnulla, una canzone, un profumo, un ricordo...cazzo.
Voglio vivere, voglio volare via...tu non sai quanto vorrei riuscire a ritrovarmi, ad essere me stessa. Non so neanche più di chi sia la colpa. Forse è mia, forse è tua o forse non è di nessuno come dici te.
Per oggi basta così.

lunedì 15 luglio 2013

Oggi sento lo strazio della tua lontananza,
penetra tutte le cose della terra,
prende svariate forme nei monti e nei giardini,
pervade il cielo ed il mare.
Tutte le notti, immobili in silenzio
gli occhi delle stelle,
nel piovoso luglio il bisbiglio di infinite foglie
dicono che Tu sei lontano.
In casa la profonda nostalgia di Te
si diffonde nelle sofferenze,
negli affetti e nei desideri,
nelle gioie e nei dolori.
(Rabindranath Tagore)

un mese

Sono stanchissima, ma due righe sento di scriverle perchè è passato un mese, non ricordo neanche il giorno cioè non mi so proprio il numero del mese..Oggi mi sei mancato tantissimo. 
Mi manchi in ogni sorriso, in ogni caldo raggio di sole che mi tocca...immagino la tua schiena piena di lentiggini , io che ti abbraccio da dietro e ti annuso la piega del collo, quella che sa di te.
A volte mi chiedono come faccia ad essere così composta e moderata quando parlo di te, perchè non mi commuova e non dica cose brutte e cattive. Il punto è che non lo so.
Da sola piango duemila volte al giorno...davanti agli altri tengo tutto dentro. Se sapessi cosa posso provare anche solo adesso che sto scrivendo, che gran nodo alla gola che ho. Come dico sempre penso sempre tutto sia un incubo, che noi siamo ancora noi. Dio santo, ti auguro, con tutto il cuore, di non soffrire come sto soffrendo ora per la tua assenza.
Che grande desolazione e solitudine provo...non sono più io non mi riconosco più.

lunedì 8 luglio 2013

oggi

Non mi manchi perché non esisti.
E se mai tu un giorno mi ti palesassi, dovrai saper sorridere
non ridere
sorridere
avere
molta pazienza
e occhi
infiniti.
G.

giovedì 4 luglio 2013

temporale estivo

Mi sono sempre piaciuti i temporali estivi. Sono capaci di far risaltare i profumi della terra, dell'aria, delle piante... Oggi l'aria profuma sì di pioggia ma anche di carne allo spiedo, c'è qualche cosa che mi piace, mi affaccio tra le grate della finestra e c'è una bella luce, bionda...quella che fa Roma bella.
Dentro di me c'è malinconia...so di lamentarmi "di gamba sana", che c'è e ci sarà sempre di peggio in questo mondo. Quanti altri dolori dovrò affrontare, sostenere e rialzarmi. Il punto è che adesso non ci riesco o non sento questo bisogno. Mi basta girovagare per casa, fare una doccia, sentire la mia amica...Sì avrei voglia di uscire, respirare una boccata d'aria, fare un giro...ma poi il pensiero va sempre là e diventa tutto insostenibile. Non sapere cosa faccia, con chi sia, è una tortura, passerà perchè deve passare...
A volte tragicamente penso che non incontrerò più nessuno che sappia riconoscere la mia aura, la mia è lilla-rosa se non sbaglio...non riuscirò più a mostrarmi per ciò che sono per paura di non essere accettata. Sono sempre stata e penso che sempre lo sarò...estrema in ogni cosa faccia, nel bene o nel male.
Mi sento fragile, cerco tra la gente, nei volti...il tuo. Ma tu non ci sei. Mi hai abbandonata. Adesso so cosa vuol dire sentirsi sola, vorrei tornare ai tempi in cui mi bastavo da sola ed ero felice così come stavo, quando ho smesso di bastarmi? Quando ho smesso di essere felice ed orgogliosa di me stessa, senza cercare l'approvazione della persona che amavo? Quello sarebbe dovuto venire da sè...
G.

martedì 2 luglio 2013

elucubrazioni notturne

Immagina una notte d'estate, come questa, la luna alta nel cielo, le stelle che brillano come diamanti, una spiaggia calda e umida, sdraiati sul bagnasciuga, seminudi a far l'amore dopo una cena a lume di candela, dopo aver riso, parlato con gli occhi negli occhi, con le mani nelle mani...candele accese e musica in sottofondo, lentamente il mondo sparisce per lasciare il posto all'amore, all'essenza dell'amore...al profumo, alla voglia, al tempo che rallenta e accelerera così come i battiti del cuore...pensa ai lunghi abbracci, a quel corpo che ti sta davanti così perfetto nelle sue mille imperfezioni, agli occhi interminabili baci e pensa agli adii, ai pianti dentro una macchina ferma sotto un portone, pensa alla pioggia e ai vetri appannati, a quelle lacrime che scendono giu dal cielo. Perchè quando si soffre per amore anche Dio piange per noi, pensa ai "non andare" che non hai detto, pensa a quei "ma io ti amo" che perdono di ogni significato. La sensazione di essere saliti in cielo fino al Padre Eterno e poi per un gioco di parole, per un capriccio di un cuore o per uno scherzo di una vita che è sempre pronta a dare calci...pensa a quel volo verso il basso, verso il buio, verso la terra, verso la fine, quella stessa passione che per intensità illuminava il firmamento, ora è capace di portarvi verso la follia più cieca, verso il fondo di quel mare che prima era solo ilio fermo...L'amore, capace di farti compiere azioni più impensabili, azioni che avresti considerato fuori dalla tua portata, capace di bloccarti, di rendere difficile, inutile, sterile qualsiasi movimento, da rendere incompleto anche il respiro. L'amore, quel contenitore di passione, coinvolgimento, follia, incoscienza. Il fuoco capace di dare energia al tuo corpo, uno stato d'animo capace di alimentare una serie così vasta, inconsapevole e msteriosa di reazioni chimiche da farti diventare dipendente come la peggiore delle droghe e, come le droghe in grado di trasportarti in pianeti illusori di felicità, fiducia, tolleranza. Ma siamo capaci di amare davvero così o siamo solo spinti a realizzare una cosa che abbiamo solo idealizzato?
Invidio quelli sono innamorati, quelli che dicono "per sempre", li invidio perchè sono incapaci di vedere che la vita offre molte meno certezze di quelle che vedono in preda all'amore o perchè sono realmente baciati dalla fortuna. Penso, penso a tutti quei piccoli mondi racchiusi in tante piccole teste, penso ai sogni, alle illusioni, alle speranze che ogni uomo, ogni donna, ogni bambino ha. Diventerò un pilota di aerei, comprerò un'auto sportiva, vorrei innamorami ancora...Quante piccole speranze racchiuse nel cassetto dei ricordi, quanti piccoli desideri chiusi nella soffitta della nostra anima, poi, più si cresce e più le delusioni, le illusioni, i "fallimenti" diventano così grandi da non poterli nascondere in nessun cassetto e in nessuna soffitta. Sensazioni pesanti che si svegliano al mattino con noi e che ci portiamo dietro per tutto il giorno, pensieri con i quali impariamo a convivere. Mi chiedo dove io ancora trovi la forza per sperare, la forza di credere, forse è solo la mia giovane età che non si vuole arrendere ma, i momenti di cedimento che erano rari ora sono più frequenti e meno dissolubili. Questo lo chiamano "fare esperienza". Ci sono errori ai quali neanche il tempo può porre rimedio, e mi chiedo: "Se potessi tornare indietro e ricominciare senza buttare via tutta la mia vita, da che età vorrei ricominciare?". Vorrei ricominciare da quando ero alle scuole elementari, tempo in cui il mio solo pensiero era divertirti, come ogni bambino del resto. Mi ricordo che mi piaceva correre, saltare, mi piaceva fantasticare. Giocavo a nascondino, a "un, due, tre stella", non pensavo al lavoro, non pensavo all'amore, non pensavo alla morte. Lo so, avrei voluto avere un po' più coscienza del mio io, in modo da evitare ora questa lancinante tortura al cuore. Tanto tempo è passato da allora, tanti segni nella mia anima, tanti graffi che ancora riesco a vedere, non ho dimenticato nulla, non si è perso niente, ricordo tutte le avventure, gli sbagli e gli spaventi. Ricordo. Queste e altre storie mi hanno cullato e fatto crescere tra rovi e fiori fino a diventare quella che sono. In questo momento penso alla forza necessaria per amare. Ci possono essere due soli modi di amare, il primo è quello naturale, istintivo, incosciente; il secondo è quello ragionato, cosciente, frutto dell'esperienza, quando si sa quello che si vuole..Il primo non è difficile.Gli eventi si susseguono con naturalezza, l'amore viene vissuto senza fallimenti, piccole liti di "aggiustamento", piccoli confronti. Il secondo, il più diffuso, è frutto di coscienti compromessi. Compromessi, impegni, promesse dette in un attimo in cui l'amore annebbia la nostra capacità di ragionare, parole pronunciate in pochi minuti e che dureranno per sempre, o meglio, che dovrebbero durare per sempre. Mai dire mai e mai dire per sempre, un compendio di frasi fatte che per molti diventano vangelo. Quanta forza di vuole per amare con coscienza, bisogna essere dei supereroi, superman, l'uomo ragno, bisogna essere padroni di una forza, di una dote mentale capace di comandare sul cuore. Scegliere di fidarsi, di affidarsi ad un'altra persona dopo essere stati traditi nei sentimenti, dopo essersi imbattuti nella disillusione, dopo aver lottato per il proprio rispetto. Un processo di autostima che parte dopo la sconfitta che ti porta a credere che tu, solo tu, puoi farcela anche da solo, che ti porta a sentire meno, no a non sentire, il bisogno di un compagno/a.
G.

E la vita va...

Oggi è un grande giorno per me, sono andata a verbalizzare il mio ultimo esame di una carriera universitaria durata 5 anni. Ho concluso alla grande anche uno degli esami più difficili dell'intera magistrale. Non solo perchè l'esame era obiettivamente difficile ma soprattutto per lo stato mentale ed emotivo con cui l'ho affrontato. Non ho mai fatto nulla del genere anche se nel corso degli anni non sono stati infrequenti i casi in cui abbia dovuto studiare in una situazione priva di sostegno e rassicurazione da chi in quel momento lì, non avrebbe dovuto fare altro che sorridermi e darmi un bacio, a me sarebbe bastato.
Ho dato prova a me stessa che sono forte, che ce la posso fare, che non dipendo da nessuno. L'ho sempre saputo ma questa ne è stata la conferma.
Ho sempre mantenuto la mia "unità", ho cercato, sempre, di prendere il meglio dalle persone che negli anni mi hanno circondato. Mi sono "fusa" e contaminata continuamente, ma ho sempre mantenuto il mio modo di pensare, la mia onestà intellettuale, i miei gusti. Sono sempre rimasta me stessa.
Non sono una che quando sta con un ragazzo diventa il suo tappetino, la sua fonte quotidiana di rassicurazione e felicità..io sono quella che dà rassicurazione e felicità senza volere nulla in cambio. Forse è sbagliato ma per me è così. E fortuna che è sempre stato così, se non avessi avuto un minimo di orgoglio, di considerazione e amore per me stessa lui mi avrebbe distrutto da tempo.
Ho capito che anche io ho bisogno di una persona che mi ami ogni singolo giorno della mia vita, ho bisogno anche io di rassicurazioni e attenzioni, magari piccole ma costanti e cosa ancora più importanti sincere.
Non voglio più stare qui a pensare dove e come questa persona mi abbia preso in giro per tutti questi anni. Voglio aprire gli occhi e vedere la realtà così come è, bella o brutta che sia.
Io so cosa sia l'amore e so cosa voglia dire essere amata e lotterò per trovare una persona che mi ami così come sono, con i miei attacchi di gelosia, le mie insicurezze, i miei eccessi d'ira che si placano nel giro di 10 minuti e che tu in 8 anni non sei mai riuscito ad accettare e saper prendere con amore e pazienza.
Perchè dico questo? Perchè io merito, io merito di più! Non si tratta di accontentarsi, non mi sono mai sentita così...però voglio diventare più selettiva e iniziare a pretendere.
E' ora che cresca anche io, che smetta di credere nelle favole e nelle frasi pensando che mantengano sempre lo stesso peso e lo stesso valore che invece per me non hanno mai perso.
Basta. Stavolta lo dico io.
G.

lunedì 1 luglio 2013

1 luglio

Ieri non ce l'ho fatta  a scrivere,ero troppo stanca. Oggi sono in attesa dei risultati del mio ultimo esame e saprò di che morte devo morire...
Il mio umore è sempre il solito, ho sempre delle crisi interiori al solo pensare che lui non mi voglia più e soprattutto che è stata tutta una farsa negli ultimi 5 anni, non me ne riesco a capacitare.
Se solo mi avesse lasciato 5 anni fa, ora sarebbe tutto più facile...non mi rimbomberebbero in testa tutte le promesse, i sogni e i desideri di vita insieme...sto malissimo.
Non mi riesco a capacitare di quello che mi è successo, da una parte mi risuonano le sue parole terribili "Sono stato insieme a te per PIETA'!" ma vi rendete conto? Come si può dire una cosa del genere, non riesco proprio a capirlo...io evidenti cambiamenti li ho visti solo il mese prima che mi lasciasse ad un passo dal nostro 8° anniversario finto. Prima si comportava in maniera normale, aveva a volte slanci di affetto e faceva gesti che a lui piacevano e che a me davano relativamente fastidio, come leccarmi la guancia...adoravo quando mi abbracciava da dietro e camminavamo storti "come due pingi" così dicevamo. Lui diceva che era tutta un'illusione, uno sforzo di stare bene anche se in fondo non mi amava. Assurdo.
Ora sono qui, ho appena visto che si è collegato su whatsapp e questa cosa mi crea angoscia, perchè fino a poco fa mi scriveva messaggi simpatici la mattina, quando sapeva che non ero ancora sveglia ed era mattinata inoltrata. Sicuro sta parlando con il suo amico, gli sta dicendo che alla fine sta meglio così, non poteva continuare con questa recita e magari si sta mettendo d'accordo per andare a trovarli in Inghilterra o a fare la ciclo vacanza in germania, ma che ne so io...
In fin dei conti penso che non mi  merito questo, non mi sono mai meritata tutto questo dolore e questa presa in giro collettiva, mia e della mia famiglia. Non si gioca con i sentimenti, avrebbe dovuto prendere una decisione anni fa, sono più gli anni in cui ha fatto questo sacrificio di quelli in cui mi abbia amato sul serio...non ci posso pensare.
"Io ti voglio bene ma tu meriti una persona felice" Sì, felice di stare con me aggiungerei oggi ma perchè non l'hai detto tu? Sempre a nascondere, a celare i tuoi reali sentimenti...a non mettere MAI le cose in chiaro. Non mi hai mai detto "non ti amo più" l'hai scritto per messaggio! Di persona ti sei limitato a dire: " ma non hai visto quanto tempo è che non ti dico più che ti amo? perchè non lo sentivo più..."
Io so già, per come sono fatta che questa esperienza mi condizionerà in tutte le relazioni che forse verranno dopo di te, penserò sempre che la persona mi stia prendendo in giro, non sia sincera, sono diventata insicura...mi vedo brutta, non attraente...mi sento un'illusa.
A volte già comincio a pensare che non ci sarà mai nessuno come te e che, come ti ho detto, non amerò mai nessuno come te. Perchè in fin dei conti io ti amavo per come eri, non ho mai pensato di cambiarti. Non ho fatto gli errori che fanno tutti. Io ero diversa.
Penso che non riuscirò più a trovare una persona che sia fisicamente che mentalmente mi piaccia come te, è stato un miracolo averti incontrato e averti sentito mio anche solo per pochi anni. Dove troverò una persona così bella esteriormente, così interessante, intelligente, colta...non lo so più...sono confusa, mi gira la testa. Meglio che mi fermi e aspetti i risultati dell'esame.
G.